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Cappotto interno dall' analisi alla realizzazione

Da Longaclimb

Cappotto interno dall' analisi alla realizzazione   Solitamente non sono favorevole alla realizzazione di cappotti isolanti interni sopratutto se realizzati con contropareti e materiali per accoppiati che non permettono la traspirazione delle murature. Tutta via vi sono situazioni nelle quali un isolamento interno rappresenta l'unica soluzione attuabile al fine di una riqualificazione energetica o a un miglioramento  termica interna.    Questo posto tratterà il problema dell' isolamento interno dalla fase di analisi preliminare alla realizzazione pratica di una controparete isolante realizzata a secco in totale aderenza alla muratura esistente fino al suo confronto termografico finale con le altre pareti perimetrali.   Per le analisi dei possibili fenomeni di condensa interstiziale e per le analisi delle temperature è stato utilizzato il software di simulazione TermoK8    La parete isolata realizzata non rispetta i limiti imposti dal decreto legge 311, essa è stata realizzata in modo autonomo solo al fine di migliorare la condizione termica di una stanza.   PERCHE' IL CAPPOTTO INTERNO Il cappotto interno risulta il peggior modo di isolare un abitazione, in quanto non solo è impossibile eliminare in modo efficace tutti ponti termici ma vi è rischio di fenomeni di condensa interstiziale. In oltre realizzando un cappotto isolante interno si perde totalmente il beneficio del volano termico dato dalla muratura, in poche parole la stanza raggiungerà velocemente una temperatura gradevole in inverno ma si raffredderà altrettanto velocemente, in estate si potrà avere un rapido accumulo di calore smaltibile solo con l'azione costante di un climatizzatore. L'impiego di materiali non traspiranti favorirà l'accumulo di umidità interna.  La perdita di spazio per realizzare una struttura a norma di legge è tutt' altro che trascurabile      Tuttavia considerando la natura della casa nella quale è stato applicato è possibile trascurare il problema di ponti termici strutturali perimetrali. Infatti l'abitazione risale al 1920 le murature perimetrali in laterizio pieno a doppia testa e i solai a volti sono del tutto privi di cordoli e colonne in calcestruzzo armato,  la struttura così fatta risulta termicamente omogenea, questo dettaglio è stato verificato anche mediante termografia.   La scelta del cappotto interno è stata obbligata dall' impossibilità di riqualificare con un unico intervento l'intero edificio di 3 piani    La parete nella quale è stata realizzata la controparete isolante sarà alloggiato un armadio che coprirà quasi totalmente la superficie della parete stessa.   IL MATERIALE UTILIZZATO   Realizzare un cappotto interno che non dia problemi di condensa interstiziale non è semplice in oltre i programmi di calcolo più elementari non tengono conto della variabilità dell' umidità interna,  per verificare le strutture viene impostato come dato di costante temperatura interna 20°C e umidità del 65% così come richiesto dal DL311.    Per economicità, velocità di realizzazione e praticità sono state utilizzate le lastre pre isolate Knauf costituite da 4 cm di XPS senza pelle e 1,2 cm di cartongesso.  Le lastre di 300 x 120 cm debitamente sagomate a mano sono state posate in aderenza stendendo l'apposito collante su tutta la loro superficie e tassellandole direttamente alla muratura portante.  Non è stata utilizzata la classica sotto struttura metallica in quanto avrebbe generato un ponte termico non indifferente.   ANALISI  STRUTTURA ATTUALE   Inserendo nel programma di calcolo per la trasmittanza lineare i singoli elementi di cui è costituita la parete perimetrale è possibile notare  la trasmittanza finale estremamente alta 1,81 avrebbe richiesto un intervento molto più radicale    Esposizione Sud/Ovest   Dati generali Spessore: 0,300 m Massa superficiale: 540,00 kg/m² Resistenza: 0,5522 m²K/W Trasmittanza: 1,8109 W/m²K Parametri dinamici Trasmittanza periodica: 0,5767 W/m²K Fattore di attenuazione: 0,3185 Sfasamento: 9h 1'       Provincia: MODENA Comune: Modena Gradi giorno: 2258 Zona: E   Dettaglio struttura originale      Tipo di materiale Materia le Spessore [m] Massa Superficiale [kg/m²] Resistenza [m²K/W] Spessore equivalente d'aria [m]     Superficie esterna     0,0400   1 MUR Laterizi pieni sp.28 cm.rif.1.1.01 0,280 504,00 0,3600 4,200 2 INT Malta di calce o di calce e cemento 0,020 36,00 0,0222 0,400     Superficie interna     0,1300     Trasmittanza massima: 0,46 W/m²K Trasmittanza massima dal 2008: 0,37 W/m²K Trasmittanza massima dal 2010: 0,34 W/m²K Trasmittanza della struttura: 1,8109 W/m²K Struttura non regolamentare secondo DLGS 311     In questa configurazione non sono presenti fenomeni di condensa interstiziale nonostante la criticità di gennaio  come è visibile la resistenza termica dell' elemento è decisamente bassa.   Mese critico: gennaio Fattore di temperatura: 0,8850 Resistenza minima accettabile: 4,3472 m²K/W Resistenza totale dell'elemento: 0,5522 m²K/W STRUTTURA NON REGOLAMENTARE     Termogramma della parete sulla quale verrà applicato il pacchetto isolante La termografia in fase di analisi si è rivelata essenziale, tramite l'analisi termografica si è potuto identificare gli elementi non visibili sotto l'intonaco e tracciarli con precisione assoluta ciò ha evitato eventuali danni durante l'opera di tassellamento dei pannelli. Grazie alla ripresa termografica sono stati tracciati due tubi del riscaldamento una canna fumaria ed è stata identificata la tamponatura di una finestra Nell' immagine è ben distinguibile e contornata nel riquadro la sagoma della finestra murata con dei laterizi a prestazioni termiche superiori, infatti tale elemento appare più caldo del resto della parete. Questo elemento come gli impianti sotto traccia non visibili non sono sottovalutabili in fase di ristrutturazione. Cappotto interno dall' analisi alla realizzazione   REALIZZAZIONE PRATICA    I singoli pannelli tagliati a metà e sagomati secondo le irregolarità dell solaio superiore sono stati posati n aderenza alla muratura originale.  Data la perfetta planarità della parete originale per evitare sacche d'aria tra l'isolante e il muro il collante è stato steso su tutta la superficie dei pannelli utilizzando una spatola dentata con denti da 8 mm  Tutto il perimetro della muratura è stato contornato da una guaina fonoisolante da 5 mm.  La fase di posa dei pannelli ha seguito la normale procedura delle linee guida Knauf per contropareti  per assicurare la tenuta nel tempo della controparete ed evitare spiacevoli distacchi del manufatto ogni singolo pannello è stato tassellato alla muratura portante con tasselli da 10 cm a battere. Tutte le fessure perimetrali rimaste sono state riempite con appositi materiali isolanti da riempimento di forma tubolare e successivamente stuccate. La stuccatura delle giunture dei pannelli ha seguito le specifiche Knauf   Nella foto sottostante si può vedere il risultato a fine posa.   Cappotto interno dall' analisi alla realizzazione Controparete in Isolastra Knauf   A stuccatura avvenuta è stata realizzata una nuova termografia della parete. Il termogramma realizzato in questa fase è stato utilizzato per lo studio del processo di essiccazione dello stucco e per verificare l'omogeneità della posa.    Cappotto interno dall' analisi alla realizzazioneCappotto interno dall' analisi alla realizzazione Le zone di colore azzurro / blu rappresentano le ampie stuccature in fase di asciugatura. La parete e tutta la stanza è stata rifinita con una pittura ai silicati con aggiunta di principio attivo anti muffa per scongiurare eventuali problemi dovuti alla presenza dell' armadio. ANALISI RISULTATO FINALE L'obbiettivo della realizzazione era dimezzare il valore di trasmittanza della parete, mediante un' opera a secco, contro la quale sarà posizionato l'armadio mantenendolo ad una distanza di cm 6 dalla stessa per migliorare la circolazione d'aria. Analizzando numericamente il nuovo pacchetto stratigrafico della parete si sono ottenuti valori molto incoraggianti sebbene non conformi a quanto previsto dall'attule legislazione in merito alle prestazioni termiche delle superfici opache.  Ecco i dati completi della nuova parete     Tipo di materiale Materiale Spessore [m] Massa Superficiale [kg/m²] Resistenza [m²K/W] Spessore equivalente d'aria [m]     Superficie esterna     0,0400   1 MUR Laterizi pieni sp.28 cm.rif.1.1.01 0,280 504,00 0,3600 4,200 2 INT Malta di calce o di calce e cemento 0,020 36,00 0,0222 0,400 3 ISO XPS senza pelle 0,040 2,00 1,1765 4,000 4 VAR Cartongesso in lastre 0,012 10,80 0,0571 0,096     Superficie interna     0,1300       Dati generali Spessore: 0,352 m Massa superficiale: 552,80 kg/m² Resistenza: 1,7858 m²K/W Trasmittanza: 0,5600 W/m²K Parametri dinamici Trasmittanza periodica: 0,0860 W/m²K Fattore di attenuazione: 0,1535 Sfasamento: 10h 44'   Trasmittanza massima: 0,46 W/m²K Trasmittanza massima dal 2008: 0,37 W/m²K Trasmittanza massima dal 2010: 0,34 W/m²K Trasmittanza della struttura: 0,5600 W/m²K Struttura non regolamentare secondo DLGS 311     Già da questi dati possiamo vedere come il valore della nuova trasmittanza termica sia passata da 1,81 a 0,56 ottenendo così un nuovo valore termico pressochè dimezzato.  Poco incoraggiante è lo sfasamento termico, dalla situazione iniziale si è ottenuto solo un ora e quarantaquattro minuti di sfasamento in più, ciò conferma che i materiali isolanti sintetici con poca massa a parità di spessore con altri materiali a massa maggiore non sono il massimo per ottenere un buon sfasamento termico.   Dai grafici delle temperature interne nel periodo estivo si può invece notare come l'andamento delle temperature interne della stanza siano in media di 2 gradi più alte che nella precedente valutazione senza la controparete, questo sicuramente non giova al confort interno ma è da tener presente che il programma valuta solo la costituzione della parete non di tutto l'edificio per tanto questa valutazione potrà essere effettuata solo con una verifica sul campo nei prossimi mesi. icativi in merito alla possibilità di condensa interstiziale considerata dal programma come valore ben al di sotto del limite massimo ammissibile per la muratura, 120 g/m2 contro 500 g/m2 Questo è confortante in quanto per dato storico acquisto si sa che difficilmente si raggiungeranno i valori limite imposti dal DL 311 per un tempo sufficiente a creare condensa interstiziale Mese Flusso di vapore [kg/m²] Condensa accumulata [kg/m²] ottobre 0,0000 0,0000 novembre 0,0000 0,0000 dicembre 0,0409 0,0409 gennaio 0,0525 0,0934 febbraio 0,0295 0,1228 marzo -0,0214 0,1015 aprile -0,0731 0,0284 maggio -0,1292 0,0000 giugno 0,0000 0,0000 luglio 0,0000 0,0000 agosto 0,0000 0,0000 settembre 0,0000 0,0000       La verifica finale del manufatto spetta ovviamente alla termografia, alzando in modo artificiale la temperatura della stanza portandola a 24 °C e approfittando della fredda ed insolita giornata odierna con la temperatura esterna di poco superiore ai 12°C si è potuto verificare l'uniformità dell' opera e confrontarla direttamente con le altre murature prive di isolamento termico    Cappotto interno dall' analisi alla realizzazione Parete finita    Cappotto interno dall' analisi alla realizzazione   Come mostra il temrogramma la parete isolata assolve alla perfezione la sua funzione, la temperatura su tutta la superficie anche in corrispondenza delle giunture dei singoli pannelli è perfettamente uniforme.  Si può notare in modo molto chiaro la differenza di temperatura con la parete esterna adiacente, tale differenza è misurabile alle attuali condizioni di prova non certo favorevoli in 1,8 / 2,1 ° C di differenza    Si possono notare i singoli tasselli che costituiscono un ponte termico puntuale e potrebbero portare in futuro alla formazione di singoli spot di muffa o a zone di vernice più scura in loro corrispondenza.  Questo problema poteva essere evitato sfruttando dei tasselli più costosi a taglio termico, si spera che la vernice ai silicati possa contribuire anche in minima parte ad evitare questo inconveniente.  

 


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